sabato 29 maggio 2010

Eric che rubò la Coppa..

Ci sono tanti modi per rubare una Coppa Campioni.. un rigore inesistente.. un fuorigioco che non c’è.. un’espulsione affrettata.. Per farlo puoi corrompere l’arbitro.. o gli avversari.. Oppure puoi fare come Eric Sykes..

Era una sera di maggio del 1982.. l’Aston Villa si era appena laureato campione d’Europa a Rotterdam, battendo in finale il Bayern con un gol di Peter White.. Era un calcio d‘altri tempi e i giocatori.. dopo la conquista del trofeo.. decisero di andare a festeggiare in un pub con i tifosi.. altro che dirette televisive e ville circondate da cordoni di polizia.. Fu così che al Fox Inn di Hopwas, tipico pub locale che odora di impregnante per legno, birra, e piscio in un villaggio a due passi da Tamworth.. periferia di Birmingham.. i campioni d’Europa si tovarono a festeggiare insieme ai tifosi ed alla Coppa che s’erano portati dietro dall’Olanda..

La serata è molto British.. l’alcool scorre a fiumi.. si beve, si canta, si danza.. si improvvisa un torneo di freccette.. vero sport nazionale da pub.. lo snooker lo trovi solo nei quartieri alti, dove batte il sole e i pubs hanno ampie vetrate per accoglierlo.. giù, dove fa buio, è il dardo che decide la supremazia.. La Coppa rimane lì.. bella, maestosa.. tutti la cercano, tutti la vogliono.. la toccano, la baciano, la fotografano.. Al centro dell’attenzione.. la coppa è sola come non mai.. Ricorda Colin Gibson, all’epoca giovane terzino sinistro dei Villans “Ad un certo punto qualcuno ci dice: la Coppa non c’è più, l’hanno rubata.. pensavamo ad uno scherzo.. e poi eravamo troppo concentrati sulle freccette..”

E invece la Coppa non c’era davvero più.. l’aveva presa Eric.. che voleva fare dispetto a quei casinisti che gli avevano invaso il pub in una tranquilla notte di campagna dello Staffordshire.. Eric si mette in macchina col prezioso trofeo e si infila sulla M42.. l’autostrada che passa lì vicino e che ti porta dalla campagna delle West Midlands alla cintura urbana che da Liverpool a Hull sega in due l’isola.. Eric pigia sull’accelleratore e dopo neanche un’ora, infilatosi sul fiume d’asfalto della M1, si trova già a Sheffield.. allora respira, rallenta, si volta (a sinistra) e sul sedile del passeggero vede la Coppa.. e a quel punto si chiede “ma che cazzo ho fatto?”

Allora prende la prima uscita, entra in città.. e appena vede la locale stazione di polizia di West Bar entra, s’avvicina al bancone, e rivolgendosi imbarazzato a quella stanca e flacida bionda che si sta ridipingendo per la quarta volta le unghie esclama “Senta.. Scusi.. C’ho la Coppa.. Che faccio?” Senza battere ciglio, la grassa matrona si gira con aria distratta verso Mick Greenough, uno dei tanti questurini di turno in quella fino ad allora insulsa notte, e gli gira la notizia.. Mick, che avrebbe dovuto smontare in un’ora, le risponde di mandarlo affanculo.. “che di stronzi mitomani che hanno la Coppa Campioni con loro ne abbiamo pieno il gabbio..” salvo, pochi minuti dopo, sbiancare in viso quando vede Eric rientrare dalle porte a vento della questura con in mano quella coppa dalle grandi orecchie ornata di nastrini color azzurro e bordeaux..

“A sto punto l’abbiamo invitato nel retro a farsi un tè.. la situazione era talmente grottesca che non ci era nemmeno passato per la mente di arrestarlo - racconta Mick, 28 anni dopo quella strana sera di maggio – poi abbiamo provato a chiamare Birmingham, per avvisarli del ritrovamento.. Ma quelli non avevano tempo da perdere con noi.. non ci sono nemmeno stati ad ascoltare.. Erano troppo impegnati con un’emergenza nazionale: avevano rubato la Coppa Campioni..” Cinque poliziotti, un ladro improvvisato ed una Coppa Campioni.. Che fare? Si sarebbe chiesto Lenin.. L’idea viene a Tim Wells, all’epoca giovane ufficiale “Abbiamo chiamato altri due ragazzi e abbiamo organizzato un 4 contro 4 in garage.. in palio la Coppa Campioni.. Non capita tutti i giorni di poterla sollevare dopo una partitella tra amici..”

In questi giorni la semi-detached house dove si trovava la stazione di polizia di West Bar è stata messa in vendita.. e da polverosi scatoloni sono riemerse le foto di questi otto fortunati che.. in una notte di maggio del 1982.. si giocarono in amicizia la Coppa dei Campioni.. Di Eric Stykers si sono perse le tracce.. non si sa se giocava con quelli che vinsero o meno.. forse fece una rovesciata come Pelè.. forse una parata come Silvester Stallone.. sta di fatto che lo lasciarono andare dopo la partita.. Una fuga per la vittoria sulle autostrade delle West Midlands ..

3 commenti:

el señor dionigi ha detto...

Ma non ho capito l'epilogo Zio, alla fine questo Eric si è portato via con sè la Coppa oppure no?
Una storia geniale comunque, come la partitella nel garage.

Una volta ho provato anche io ad emulare questo Eric, fu dopo i sorteggi dei quarti di finale un paio d'anni fa a Nyon, nella meravigliosa sede dell'Uefa, c'era Marco Foroni che intervistava uno del Man Utd chiedendogli se era contento di dover incontrare di nuovo la Roma, e c'era la coppa lì davanti, io chiesi a Foroni di toccarla e in realtà la presi in mano e gli dissi "a Forò guarda qua, quando la Roma vincerà la coppa a maggio potrai dire che sono stato il primo giallorosso ad alzarla!", lui non ha gradito e Cristiano Ronaldo neanche..

loziodiholloway ha detto...

Da come poi è andata direi che non ha gradito nessuno allo United..

Dopodichè.. la prima domanda che sorge spontanea è.. che cazzo ci facevi a Nyon? e la seconda è.. ma che cazzo ci faceva Foroni a Nyon?

Su Eric.. purtroppo no.. non se la portò via.. se la tennero i bobbies.. (che poi la riconsegnarono prontamente all'Aston Villa..) Per la serie perle ai porci..

el señor dionigi ha detto...

Io a Nyon? Niente, mi imbucai. Siccome "a quel tempo" ero a Ginevra, una mattina lessi che a mezzogiorno ci sarebbero stati i sorteggi Champions, così presi il treno (sono 20 minuti) per l'amena Nyon, mi presentai davanti alla strepitosa sede dell'Uefa e, brandendo la mia sciarpa della Roma, riuscii a coglionare l'attenta guardia svizzera facendomi passare per un pittoresco membro della delegazione della AS Roma. Una volta entrato fui libero di aggirarmi per i sontuosi locali, dove approfittai a piene mani, accanto al Cicoria Tempestilli, del ricco buffet elvetico. Uscito Pradè dalla sala del sorteggio gli chiesi che ne pensava (del sorteggio) e lui mi disse "avrei preferito il Frosinone". Poi a un certo punto vidi Foroni, che stava lì a seguire la diretta per Sky, intervistare un vecchio del Man Utd e farsi portare la Coppa con le orecchie, mi avvicinai e gli chiesi di prenderla in mano. Tutto qua.

E così, poco dopo, nel più puro anonimato, così come ero arrivato, me ne andai.

Peccato che la Coppa non sia rimasta nel salotto di Eric..